Verissimo, il pubblico lagnante e il Toffanin pensiero: a risposta domando. Scanu ha preso 65 alla maturità
Ma quanto è cresciuta Silvia Toffanin, non le manca proprio nulla… Quattro anni fa il suo Verissimo è nato come uno stage in onda e la sua inesperienza era evidente. Ora, invece, forte di una cover story su Vanity Fair e di una maternità che è un affare di stato (ma poi, sono mamme solo loro?), l’ex letterina ne è la prova lampante: se ti vogliono far diventare una conduttrice di successo, nessuno potrà affermare il contrario.
Ora, dicevamo, alla Toffanin non manca proprio nulla. Prima le hanno affiancato il professore dell’indispensabile superfluo, che sta a un programma di gossip come la Callas all’opera. Avere Alfonso Signorini vicino, per fare spetteguless sui vip, brucerebbe le tappe di qualsiasi aspirante conduttrice, a maggior ragione la più impacciata.
L’anno scorso, invece, è arrivato Alvin, ovvero l’ex vj relitto da reintegrare in cambio di qualche sano sfottò. Alla Silvia, infatti, le avranno insegnato che senza un toy-boy (metaforico, si intende), una brava conduttrice non va da nessuna parte. Quando lei lo prende in giro riesce davvero a sembrare più intelligente di lui, anche se lo fa con un tale rispettoso imbarazzo da pentirsene subito.
Quest’anno hanno aperto al pubblico parlante, secondo un trend che sta contagiando qualsiasi salotto tv, da Bontà loro (Raiuno) a Uno Mattina Estate, passando per Mattino Cinque (per non parlare delle varie Arene e Domeniche Cinque che non ne possono fare più a meno). Ogni programma Mediaset si evolve infatti come un Pokémon, passando dallo studiolo sgabuzzino, il cui gelo evidenza i difetti scenici della conduttrice, all’arena rumorosa che funge da correttore coprente. E’ una logica assurda, ma - tant’è - fa gridare all’effetto novità nei comunicati stampa.
Qui alla Toffanin va riconosciuto un merito: aver forgiato i giovani opinionisti in studio a sua immagine e somiglianza. Il suo non poteva essere, infatti, che un pubblico lagnante, dagli interventi palesemente edulcorati (visto anche l’effetto differita). Quale spontaneità può avere una domanda fatta da ragazzini ammaestrati e presumibilmente censurati?
All’arrivo di Claudio Amendola, una signorina gli ricorda compiacente tutto il suo curriculum, mostrando di aver imparato il metodo Toffanin: faccio sempre una domanda di cui so già la risposta. Lei imposta l’intervista a partire dalla marketta, della serie che l’ospite potrebbe fare tutto da solo (tradendo spesso insofferenza per la ritualità della cosa).
Persino quando a Valerio Scanu gli arriva una domanda vagamente capziosa, a proposito della sua presunta (?!?) antipatia, la signora Berlusconi arriva a rispondere per lui:
“Tu sei timido e riservato, può sembrare ma non è così. Hai visto, ho già risposto io. Te la risparmio”.
Quando, poi, la conduttrice si avventura un minimo verso l’improvvisazione - perché ora dice in giro di sentirsi a suo agio a Verissimo - arrivano le gaffes. Oggi ne ha dette in un’ora ben due, la prima rivolta a Signorini quasi dandogli del maniaco:
“Mio figlio Lorenzo Mattia non te lo farò conoscere prima dei suoi diciott’anni”.
Fa peggio con lo stesso Scanu (di cui scopriamo che ha preso alla maturità un imbarazzante 65, con ben 41 su 45 agli scritti ma solo 6/30 agli orali):
“Ti ho lasciato l’ultima volta che eri ancora più uomo… (imbarazzata, subito si contraddice ndr) Anzi no, voglio dire che la barbetta vuol dire che non vuoi più essere tanto ragazzino”
Ma tanto la Toffanin è diventata così brava… non come agli inizi di carriera che lei stessa commenta su Vanity Fair:
“Il mio primo programma si chiamava Mosquito, è durato due puntate. Ero impacciatissima. Ogni volta che si accendeva la telecamera, era come se una gabbia di fil di ferro mi irrigidisse il corpo. A Nonsolomoda imparavo tutto a memoria. Troppo. Alla fine sbagliavo, ma non mi arrendevo mai. Che coraggio ho avuto. La vergogna è la morte della tv. All’inizio di Verissimo mi preparavo tanto. E’ un po’ una costante della mia vita fare i compiti per il giorno dopo. Però ora il programma è diventato come stare a casa mia. Molti degli ospiti li scelgo e li conosco, l’atmosfera è rilassata, cerco di far emergere le storie con un tono educato”.
Infatti l’educazione è l’unica qualità che non si può negare alla Toffanin, oltre all’astuta umiltà nell’accontentarsi del sabato pomeriggio. Peccato che tante altre conduttrici precarie siano ugualmente educate… E, con un marchio consolidato come Verissimo, non occorra impegnarsi troppo per fare ascolti.
In attesa di capire cosa sia cambiato davvero a Verissimo - salvo la rubrica sulle mamme vip (perché quando una conduttrice diventa mamma allora nel suo programma si inizia a parlare di bambini) - suggeriamo alla Toffa un cambiamento per l’edizione prossima.
Le ci vorrebbe una bella rubrica di posta,
[email protected]. Questa sì che sarebbe una novità, non la fa proprio nessuna… Lì si che sarebbe proprio ‘bravaaa, bravaaa’ e meriterebbe un 110 e lode (con ennesimo bacio accademico del relatore Aldo Grasso, che guarda caso Verissimo non lo recensisce proprio mai).
Signorini stuzzica (di nuovo) Simona Ventura a Verissimo. Che c'entra con Facchinetti e Marcuzzi?
Povera Simona Ventura: Alfonso Signorini non le dà proprio tregua… L’anno scorso di questi tempi scriveva un editoriale piccato sul suo Sorrisi, generalmente benevolo con (quasi) tutti:
“A me il vittimismo delle persone non piace. Anche perché difficilmente chi si proclama ‘vittima’ ha i titoli per farlo. Per esempio: avete mai considerato Simona Ventura una ‘vittima’ della tv? Non so voi, ma io proprio no. E come potrebbe? Da anni fa i programmi che vuole, che scrive e che conduce; e questo in tv è già un grande privilegio. Eppure ad Aldo Grasso, critico del Corriere della Sera, ha detto: ‘In tv non si può dire ciò che si vuole, questo accade da molto tempo’. Chissà che cosa le impediscono di dire… Magari vorrebbe dire che in tv ci va gente superficiale e impreparata, incapace persino di riconoscere il cantante della più famosa rockband del momento. Come è successo proprio a lei a Quelli che il calcio con i Muse (…) Forse ho capito qual è la libertà che Simona vuole in tv: quella di fare come le pare, infischiandosene del rispetto dovuto ai suoi telespettatori. A questo punto il patatràc è fatto e chiedere scusa o far finta di nulla è lo stesso. Viva la libertà, Simona…”.
Qualche mese dopo, a Verissimo, fece partire le malelingue sulla liaison tra una nota conduttrice e un ex-tronista ospite del suo programma, subito dirottate su SuperSimo (che smentì prontamente tutto). Oggi, alla prima puntata della nuova edizione, Signorini si toglie l’ennesimo sassolino dalla scarpa, mettendo la Ventura in mezzo alla liaison Facchinetti-Marcuzzi (sua cara collega del Grande Fratello).
Secondo il direttore di Sorrisi e Canzoni e Chi, la conduttrice non avrebbe preso bene il fatto di aver letto della loro storia sui giornali:
“Siccome si considera il talent scout di Francesco, sperava in una confidenza diretta. Infatti è subito partita da lei una lunga telefonata…”.
Ovviamente, tutto questo rischia di insospettire il telespettatore, facendogli credere che la Ventura si sia ingelosita oltre che risentita. Correttamente, a questo punto, la Toffanin lancia un servizio che propone il punto di vista di Simona, direttamente dalla Mostra del Cinema di Venezia (visto il suo cameo nel ruolo di se stessa in Somewhere). Dopo aver parlato di tutt’altro, la Ventura risponde alla domanda di gossip con estrema tranquillità:
“Penso solo che Facchinetti poteva essere un po’ meno loquace, dopo soli dieci giorni di frequentazioni. Anche per il bene di Alessia, che è una mia cara amica da sempre oltre che una persona riservata. Per il resto son felice per loro. E Francesco è fatto così”.
Insomma, chi avrà ragione? Una cosa è certa: se Signorini comincia a prendere di mira la Ventura sin dall’inizio di stagione, deve esserne proprio ossessionato…
Piero Chiambretti a Verissimo: "A Uomini e Donne immagini un po' forti"
Proprio domenica scorsa Maria De Filippi metteva le mani avanti - in un’intervista a Repubblica - su Uomini e Donne, la trasmissione più criticata di quelle che fa. A due giorni dalla ripresa del programma, il più illustre volto dell’ammiraglia Mediaset - Piero Chiambretti - non le fa proprio una bella pubblicità.
Il conduttore si è, infatti, raccontato a Silvia Toffanin con la sua consueta aria sarcastica. Il re delle interviste sarà stato costretto ad andare ospite nel più banale dei salotti tv, sia per il patto stretto con il boss Piersilvio sia per ragioni promozionali. E non a caso reagisce indispettito alle domande sciocche del pubblico parlante.
In particolare, è stato messo sotto torchio in materia sentimentale, a proposito della liaison estiva con Federica, giovane addetta ai lavori della tv. Per la Toffanin è bellissima, a lui fa “semplicemente ridere”. Poi è tempo di ricordi e Chiambretti revoca il suo passato di animatore sulle navi da crociera. Anche in un provocatore come lui c’è un passato mondano alla Fiorello, che gli ha riservato tante avventure femminili (specie con il personale di bordo).
Ed è a questo punto, citando “la seduzione di una volta che faceva diventare ciechi”, che Chiambretti riserva una frecciatina a un programma leader del pomeriggio Mediaset:
“Non c’erano allora le immagini un po’ forti che si possono vedere oggi a Uomini e Donne”.
Ma, come, Pierino? Passi in piena notte, con il pubblico un po’ schizzinoso, ma queste cose non bisogna mica dirle alle massaie del pomeriggio televisivo. E Chiambretti è pure recidivo, perchè quand’era ancora su Italia1 chiese a Paolo Bonolis, ospite del suo Chiambretti Night:
“Se uno dei tuoi cinque figli ti dicesse che vuole fare il tronista che gli diresti?”.
Risposta di Bonolis, amico di Maria:
“Sto pensando con quale cosa potrei picchiarlo… Maria De Filippi è una grande professionista che magari ora che ha più fiducia in se stessa potrebbe fare altre cose rispetto a quelle che le chiedono”.
Corsi e ricorsi.